Da Mendrisio a Ginevra, i temi della prossimità e della mobilità attiva viaggiano attraverso la Svizzera!

15 Oct, 2024

Grazie all’esposizione sui Quartieri-10-minuti, già ospitata alla SUPSI di Mendrisio, i temi promossi da SPECIFIC si fanno largo anche in Svizzera romanda.

Fonte immagine: 10-minuten-nachbarschaften

Anche Le Temps, il quotidiano più diffuso nella Svizzera francese, si mostra interessato al modello urbano di prossimità basato sulla mobilità attiva: prendendo lo spunto dalla mostra sui Quartieri 10 minuti curata dalla ricercatrice del Politecnico di Zurigo Sybille Wälti, ha infatti dedicato – nel suo numero del 15 ottobre, sezione Società e Cultura – una pagina ai modelli urbani da “X minuti”.

L’articolo mostra chiaramente i vantaggi di modelli urbani di prossimità come quello che fa da protagonista nel progetto di SPECIFIC: migliore qualità della vita e senso di comunità, maggior uso degli spazi pubblici, più tempo libero e meno inquinamento. Eppure, questo modello può funzionare bene solo a determinate condizioni di densità e in presenza di infrastrutture cittadine forti e ben sviluppate (per maggiori informazioni, date un occhio al nostro post precedente ?).

Un breve trafiletto dell’articolo riporta anche un contributo di Francesca Cellina, ricercatrice del progetto SPECIFIC in Ticino. Francesca sostiene l’importanza di proseguire nella direzione della prossimità e della mobilità attiva, soprattutto per ridurre l’impatto climatico del trasporto in automobile.

Come sottolineato dall’articolo, il modello urbano di prossimità, che sia di 10 o 15 minuti, è del tutto in linea con la Legge federale sulla pianificazione del territorio. Purtroppo, spesso questa non viene rispettata: solo in Svizzera ogni giorno vengono edificati terreni corrispondenti ad otto campi da calcio! Questo è segno di una grande sfida di implementazione.

Volete saperne di più? Vi lasciamo qui il link all’articolo intero, in francese. Altrimenti da qui potete accedere al sito web del progetto sui Quartieri-10-minuti del Politecnico di Zurigo.